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 SITUAZIONE ITALIA

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MessaggioTitolo: SITUAZIONE ITALIA   SITUAZIONE ITALIA Icon_minitimeMer Ott 15, 2008 10:53 pm

ROMA - Mondo della scuola e dell'Università in rivolta contro la legge Gelmini, contro i tagli annunciati e i cambiamenti nell'ordinamento universitario e contro il decreto che espelle dagli atenei i ricercatori precari.

Alla Sapienza di Roma la protesta di prof e studenti con la richiesta di blocco della didattica. Nel pomeriggio, dopo un'assemblea gli studenti hanno sfilato in corteo uscendo dalla città universitaria bloccando il traffico.
E intanto si preparava nelle scuole la notte bianca contro il dl Gelmini. L'iniziativa, organizzata da genitori e insegnanti "perché la scuola pubblica non sia ridotta a un fantasma", ha coinvoltoa diverse istituti di tutta Italia.
A Bologna, capofila dell'operazione "Notte bianca", la kermesse anti-Gelmini comincerà già nel pomeriggio e saranno coinvolte decine di scuole. Annunciata anche l'occupazione della facoltà di Lettere da parte dell'assemblea dei ricercatori e precari. A Milano, secondo quanto riferisce il sito 'Rete scuole', saranno coinvolti almeno una decina di istituti. Mezza dozzina di istituti aderirà a Venezia. Appuntamenti sono previsti anche a Roma, Genova, Torino, Perugia, Brescia, Parma, Viareggio, Firenze, Pisa e molte altre città. A Napoli una fiaccolata attraverserà le vie cittadine, da piazza del Gesù a piazza del Plebiscito.

All'appello lanciato dall"Assemblea genitori e insegnanti' hanno risposto diverse decine di scuole, elementari e medie, circoli e istituti comprensivi. Tante le iniziative in programma: si va dai laboratori artistici con clown e trampolieri alle danze afro. Sono annunciate esibizioni di musicisti, cantanti e attori, con narrazioni e concerti, anche all' aperto. In programma anche partite di basket e lezioni di aerobica. Poi letture di poesie e un concorso sul miglior slogan per la scuola pubblica. Ci saranno pure fiaccolate e mangiate di pizza e castagne. Diversi i cortei da un istituto all' altro con accompagnamento di bande e percussioni. Anche la provincia si mobilita con assemblee in vari centri.

Università. Alla Sapienza di Roma, in mattinata, si sono svolte assemblee a Geologia, Psicologia, Economia e Scienze politiche. Cortei interni alle facoltà hanno interrotto le lezioni: da Scienze Politiche è partito poi un corteo che si è diretto fuori della città universitaria con l'obiettivo di bloccare la circolazione del traffico sulle strade limitrofe. Prossimo appuntamento caldo è l'assemblea prevista per domani mattina alle 10 presso la facoltà di Lettere alla quale prenderanno parte il pro-rettore vicario dell'ateneo, Luigi Frati, il preside di Scienze umanistiche Roberto Antonelli, il preside di Lettere, Guido Pescosolido, gli studenti e tutti i docenti che lo desiderano. ''Chiederemo il blocco dell'anno accademico'', ha detto Giorgio Sestili, del coordinamento collettivi universitario.

A MILANO le centinaia di studenti che hanno preso parte all'assemblea nell'aula 104 della Statale hanno stabilito i prossimi appuntamenti. Domani alle 12 assemblea di facoltà nel cortile di Scienze Politiche, in via Conservatorio. Venerdì prossimo parteciperanno allo sciopero generale dei sindacati di base con un corteo che partirà da via Festa del Perdono. Martedì prossimo, invece, prenderanno parte alla convocazione degli stati generali d'ateneo.

A BARI, questa mattina, studenti e lavoratori si sono riuniti in due distinte assemblee, convocate rispettivamente a Scienze politiche e ad Agraria, per studiare nuove forme di mobilitazione. Saranno due le forme di protesta sulle quali i manifestanti sono chiamati ad esprimersi: blocco della didattica e annullamento della cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico.

A NAPOLI gli studenti che hanno partecipato al corteo di protesta contro il decreto Gelmini e contro i tagli della finanziaria alla Ricerca hanno occupato la sede del rettorato dell'Università Federico II. I manifestanti - che dopo una assemblea permanente hanno raggiunto in corteo la sede del rettorato - chiedono un incontro con il rettore Guido Trombetti. Tra le varie proposte degli studenti il blocco della didattica qualora il decreto Gelmini non venisse ritirato.

A BOLOGNA, dall'Enea al Cnr, sono tutti in stato di agitazione da una settimana. A piazza Maggiore a metà novembre, i ricercatori stenderanno sul Crescentone 1800 volti, i loro (li stanno raccogliendo al sito www.laricercacalpestata.it). Per dire quanto la ricerca è trattata male. Ma già oggi all'Enea (via Martiri di Montesole 4) è apertura straordinaria, dalle 19 a mezzanotte, per discutere del precariato nella ricerca pubblica.

Circa 300 studenti di Scienze Politiche hanno occupato l'aula del Consiglio della loro Facoltà chiedendo al preside Fabio Giusberti di esprimersi sul decreto Gelmini. Il preside e i docenti riuniti in Consiglio hanno poi abbandonato l'aula. Gli studenti sono rimasti per 20 minuti a discutere dei contenuti del documento da presentare domani ai Consigli delle facoltà interessate dalla protesta, tra le quali
Lettere e Filosofia, Giurisprudenza, Scienze della Formazione, Scienze Politiche. Dopodichè hanno dato vita ad un corteo partito alle 15.30 da Strada Maggiore e diretto a Lettere per discutere con gli altri rappresentanti del documento di protesta.

A FIRENZE restano occupate molte medie superiori in città e in provincia: nel pomeriggio sit-in davanti a Palazzo Vecchio. Quattordici lezioni all'aperto, in
varie piazze e nella stazione ferroviaria di Rifredi,
saranno tenute domani mattina da docenti universitari e ricercatori precari, mentre rimangono occupati il Polo scientifico di Sesto e la facoltà di Agraria. Nel pomeriggio sit-in piazza della Signoria.

Sempre nel pomeriggio, all'università di PISA, il rettore Marco Pasquali ha convocato un'assemblea di ateneo ''per fare il punto della situazione dopo l'approvazione della legge 133'', è stato spiegato, e ''per esprimere in modo unitario la protesta dell'ateneo contro provvedimenti che dal 2010 renderebbero insostenibile la situazione del sistema universitario nazionale''. In alcune scuole di Viareggio e Pietrasanta (Lucca), stasera genitori, insegnanti e alunni saranno in classe dalle 20 alle 24 per discutere in assemblee straordinarie la riforma Gelmini.

A GENOVA blocco delle lezioni, questa mattina, alla Facoltà di Lettere: "E' l'inizio della paralisi di tutto l'Ateneo", dicono gli studenti. Finora, a frenare l'avanzata del fronte caldo, erano stati proprio i precari. Ma adesso gli argini non tengono più. E sono pronti a seguire l'iniziativa di Lettere, Scienze Politiche e Lingue, in cui lo stesso preside ha denunciato una situazione di paralisi nel caso venga reso effettivo il licenziamento del 31 dicembre dei precari. E Giurisprudenza non dovrebbe stare a guardare. Anche le Facoltà di Scienze ed Ingegneria cominciano a dare segni di disponibilità ad aderire alla protesta.

Domani sera, poi, in via Balbi 4 è stata organizzata una "Festa in Facoltà contro Gelmini e Brunetta", dalle 19, in aula M: al centro un dibattito cui parteciperà tutto il cartello cittadino "anti-Gelmini, con genitori e docenti dalle scuole d'infanzia in su. L'occupazione di Lettere, poi, potrebbe cominciare proprio da qui.

A PADOVA gli studenti intendono chiedere una sospensione della didattica di tutta l'Università per protestare contro la riforma della scuola voluta dal ministro Gelmini. Per questo oggi oltre 700 studenti, capeggiati da leader dell'area dei Disobbedienti, si sono riuniti in un pacifico sit-in nel cortile nuovo di palazzo del Bo, sede del rettorato. Gli studenti chiedono un incontro urgente con il rettore Milanesi per proporre un'assemblea d'ateneo e la sospensione della didattica come segno di protesta contro la riforma della scuola.


(15 ottobre 2008)
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